Martedì 16 gennaio, dalle 18, nel salone della nostra scuola secondaria “Monteggia”, su invito del gruppo di lavoro per la prevenzione al cyberbullismo, due agenti della Polizia Postale di Varese hanno consigliato a genitori e insegnanti (più altri educatori che agiscono sul territorio) che cosa fare di fronte all’uso scorretto del web da parte dei nostri ragazzi.

La divisa non inganni: “Dialogo!”, hanno ripetuto più volte i due agenti della sezione operativa per la sicurezza cibernetica, attiva in viale Milano 11 a Varese. “La nostra esperienza – hanno precisato – ci suggerisce che, di fronte agli errori che possono commettere i nostri figli nell’usare internet e i social, non serve a nulla l’approccio punitivo o minatorio. Certo, se si ha il sentore di una qualche forma di abuso o reato è bene chiamare subito la Polizia Postale, a tutela innanzitutto proprio dei ragazzi. Ma al contempo bisogna parlare, chiedere, spiegare, ascoltare”.

Erano presenti una quarantina di adulti, tra genitori (l’invito era rivolto in particolare a chi ha figli in seconda e terza media), insegnanti ed educatori; a tutti un promemoria: “Su social, web e applicazioni varie – hanno spiegato i due agenti –, i nostri ragazzi ne sanno più di noi. Inutile provare ad essere autorevoli in un campo a noi grandi poco conosciuto. Conviene informarsi con i propri figli, chiedere loro di fare da insegnanti, anche per scoprire insieme le varie opportunità e le tante insidie”. Un incontro piacevole, ricco di interventi, domande, perplessità, consigli, in cui gli adulti presenti non hanno avuto paura a mettersi in gioco.